In questi giorni caldissimi pure mi prende qualche brivido di freddo. Accade quando penso che alle prossime elezioni saremo chiamati ancora una volta a votare per il male minore. I giochi che sono in corso tra le forze del centrosinistra non lasciano molte speranze. Il male minore è una di quelle espressioni apparentemente innocue con cui è stato quasi del tutto disinnescato il nostro spirito critico verso la cattiva politica.
Il male minore. In genere si contrappone a un’altra espressione, anime belle, riferita a chi, sempre in politica, sente di dover procedere verso un ideale puro, non compromesso. Così come è stata rubricata in antipolitica l’aspirazione all’agire politico onesto, a partiti effettivamente democratici e trasparenti.
Ecco, forse dovremmo cominciare a ricordare il senso vero di queste parole: dovremmo ricordare che il male minore è pur sempre male, e non va mai assecondato (nè votato) e che le anime belle non sono esseri spirituali evanescenti, ma sono cervelli pensanti e cuori palpitanti, i soli che possono cambiare davvero il corso della società.
Il disegno di Mauro Biani è stato pubblicato dalla rivista Mamma
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