Si chiamano “vitamini” e sono simpatici pupazzi con cui la Coop si prefigge due obiettivi: stimolare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e nel contempo aiutare l’ospedale pediatrico Meyer: per ogni “vitamino” venduto (costa 14 bollini bonus della spesa e 3 euro) la Coop devolve ben 10 centesimi al Meyer (fonte: La Repubblica del 29 ottobre 2013). Tutto bello per carità. Poi un giorno mi arriva in mano “Patty Pera”, ci giochicchio un po’, e scopro sul tagliando un bel “Made in China”. Ecco, magari i materiali sono garantiti, i colori usati non sono tossici (ma più guardo il giallo fosforescente di Patty Pera, meno ne sono convinto), magari i lavoratori che lo hanno prodotto godono di diritti sindacali di tutto rispetto e il luogo di produzione è salubre e sicuro. E sono certo che il marketing della Coop abbia fatto tutte le opportune analisi prima di dare il via a questa promozione…
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