“Oggi il problema della Pace non passa più sull’asse Est-Ovest, ma sull’asse Nord-Sud. Perchè se fanno la pace tra Russia e America ma continuano le guerre su altri teatri, non c’è la pace sulla terra. Le guerre che avvengono nell’Afghanistan, tra la Somalia e l’Etiopia, nel Sudafrica, nei Paesi dell’America latina, sono guerre per conto terzi. I Grandi spostano il teatro delle guerre e dicono di stare in pace”
“Le situazioni sono veramente drammatiche e noi vediamo soltanto qualche cosa quando crepitano a Fiumicino le mitragliatrici degli arabi. Subito dopo si tace…Di tante guerre che stanno succedendo nel mondo non si dice niente. I mezzi di comunicazione sociale tacciono per una specie di igiene sociale da coltivare.”
“Dice uno scrittore latinoamericano: l’umanità è divisa in due parti; una parte non dorme perchè ha fame, l’altra parte non dorme perchè ha paura di quelli che hanno fame”.
“Questo è il peccato fondamentale della terra, che l’uomo non sta più al centro. Al centro ci sono le leggi di mercato. C’è la concorrenza, la competitività, c’è la legge del profitto, c’è la legge della domanda e dell’offerta e tutte quelle cabale che per la gente della strada sono incomprensibili. Sappiamo bene che non è questo il tipo di economia al servizio dell’uomo. Quali giudizi emette Dio sui roghi immensi di grano che viene bruciato perchè non abbassi il mercato? Sui roghi di agrumi e frutta, sulle tonnellate di caffè gettate in mare, perchè sul mercato ridurrebbero i prezzi? Non cerchiamo scuse, per favore, con le leggi dell’economia. Io dico: qual è l’economia di Dio? Dio come la pensa? Da che parte sta Dio? Dalla parte di coloro che propongono le leggi dell’economia o dalla parte dei poveri?” (‘Le mie notti insonni’ – don Antonio Bello)
A queste parole di Tonino Bello ho pensato quando mi ha chiamato mia madre per dirmi che è preoccupata per mia sorella, che vive a Roma e prende la metro tutti i giorni: “E tu, pensare che sei stato a Londra proprio pochi giorni prima degli attentati. Chissà quante volte l’avrai presa la metro!”. E ho pensato che la pace è un bene senza frontiere e indivisibile: quando manca a uno solo manca a tutti. E che i poveri ci stanno restituendo la guerra che qualche furbo potente aveva pensato bene di esportare, ancor prima della democrazia. E penso che è totalmente inutile che i grandi del pianeta si riuniscano senza i rappresentanti dei paesi poveri, dei paesi in guerra. E che ha ragione Tonino Bello quando afferma che l’uomo non sta più al centro e che il mercato, il liberismo, le leggi della domanda e dell’offerta e tutte le altre teorie che ho studiato all’università hanno creato un nuovo principio architettonico su cui si basa l’intero pianeta, lacerandolo nel cuore.
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