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Uno sciopero utile

Uno sciopero utile e necessario

Ci sono ancora persone intorno a me (intelligenti, preparate, informate) che non sanno se aderiranno allo sciopero generale di domani 12 dicembre.
Ci sono tante ragioni per aderire a questo sciopero, ragioni economiche e politiche. Mai tante buone ragioni come questa volta. Eviterò di enucleare tutte quelle indicate dalla CGIL. Vi dirò le "mie" ragioni.
La politica economica di questo governo è dannosa per il nostro Paese: penalizza servizi come la scuola e la sanità (ma non quelle private), disinveste in settori strategici come la ricerca e la cultura e non affronta il grosso problema del precariato. E’ davvero una politica economica pessima.

Molti miei amici non possono permettersi di aderire a questo sciopero, perché guadagnano pochissimo o sono vessati dai loro datori di lavoro. Per loro è come se questo diritto non esistesse. Io invece posso permettermelo e sciopererò soprattutto per loro. Chiedo a voi tutti di fare altrettanto.
Quanto ci costa aderire a questo sciopero? 60-70-80 euro? Quanto ci costa il diritto di stare a casa malati, di ricevere le ferie pagate, di prendere permessi, ricevere buoni pasto, di non lavorare il sabato, di chiedere un part-time, una maternità, un congedo per motivi familiari? Quanto ci costa avere una polizza sanitaria, il diritto ad avere un ambiente di lavoro sicuro, confortevole? Quanto ci costa il diritto di ottenere un mutuo, un finanziamento per la macchina, la stabilità economica?
A molti di noi tutto questo non costa niente. Eppure qualcuno sta pagando per noi: i nostri amici "precari". Loro pagano per i nostri diritti di lavoratori, diritti che loro stessi non posseggono.
Quanto ci costa aderire a questo sciopero? 60-70-80 euro? È un prezzo fin troppo basso per una giornata di libertà e per sentirci un giorno solidali contro una politica economica iniqua e non solidale.

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