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Semi di verità e di bellezza

Ieri mi sono ritrovato a spiegare a un amico perché prego. Un amico ateo. Ho provato a parlare della preghiera in termini laici: pregare vuol dire rendere grazie per quello che si ha o per quello che si è, e continuare a sperare. Prendere consapevolezza della bellezza in cui si vive e augurarsi che la sofferenza propria e del mondo abbia fine, impegnarsi a preservare il bello e a superare i propri limiti. Avrei voluto citargli una poesia, ma non la ricordavo a memoria. La posto qui, anche come augurio per il 2008:

Pur faticando a credere
si può sempre pregare:
mandare a tutti onde d’amore.
Pur esitando a sperare
si possono scorgere ovunque
semi di verità e di bellezza.
Fede e speranza
aprono il cammino dell’amore.
E nasce la pace
per chi ancora sa sognare.
(Semi di verità e di bellezza, contenuta nel libro “Voli, frammenti, sospiri d’amore”, Valentino Salvoldi – Ed. Velar)

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