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Assolutamente

Non riesco a tollerare l’abbondanza di “assolutamente sì” e “assolutamente no” che sento pronunciare in Tv e in Radio. Questa “ricerca di assoluto” si sta diffondendo sempre di più tra gli intervistati: fateci caso. Ma dico io: non basta un “” o un “no“? Perché aggiungere quell’avverbio così imponente? Per rendere perentoria la risposta? Ma i “” e i “no” non li hanno fatti apposta monosillabici per sancire già col loro suono che la risposta è certa, sufficientemente sicura e indiscutibile? Per tutto il resto c’è il “forse“.
Sospetto che dietro l’uso improprio dell’avverbio “assolutamente” ci sia quella stramaledetta tendenza a esagerare che si è infilata nella nostra società con un free riding, per cui le cose e i sentimenti “normali” e le relative parole che li descrivono un giorno sembreranno inefficaci. Oppure serve a mascherare una certa mancanza di contenuti, ad abbellire una risposta che altrimenti suonerebbe troppo breve per le nostre orecchie abituate a retoriche pompose. In ogni caso io non ce la faccio proprio a sentire quelle risposte pleonastiche. Ma forse è solo una delle mie fissazioni. Aspetto di guardare in diretta il matrimonio della velina di turno che pronuncerà il suo “assolutamente sì“. Quando accadrà mi darete ragione. E’ solo questione di tempo.

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