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Brr

Brr

Ecco che prima di pranzo arriva un’e-mail da mia sorella, con tre parole e una priorità "urgente" impostata: "Sei al lavoro?"
Proprio perché sto lavorando esito a risponderle. Ma dopo dieci minuti s’illumina il cellulare col suo nome.
– "Ohi!"
– "Ciao, dove sei?"
– "Al lavoro. Che c’è?"
– "Non hai visto la mia e mail?"
– "Sì, stavo per risponderti. Ma che è successo?"
– "Niente. Ti volevo spedire delle copie di contratti; se devi affittare la casa ti possono servire"
– "Ah vabbè"
– "Allora nel pomeriggio te li spedisco."
Mah.
Dopo un’ora circa mi chiama mia madre:
– "Tutto bene? Sei al lavoro?"
– "Sì, che c’è?"
– "Niente, volevo sentire come stavi. Allora ti chiamiamo a casa più tardi?"
In serata è svelato l’arcano: tra le foto dei brigatisti circolate su internet e in TV c’è uno che mi assomiglia, dicono. Cazzo! Mia madre e mia sorella hanno pensato che io potessi essere un terrorista, "per quesi discorsi che facevi l’anno scorso proprio su Feltri e Berlusconi". Mia madre e mia sorella pensano che io possa essere un terrorista. Questa cosa stanotte non mi farà dormire. Già lo so.

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