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Datemi un ombrello

Datemi un ombrello

– Pronto, mammma?
– Oh, ciao! Come stai? Tutto bene?
– Sì. sì, tutto bene. Voi che fate?
– Ma niente. abbiamo finito di cenare e ora stiamo guardando ‘8 e mezzo’. C’è Casini. Tu che fai? Non esci?
– No, no. Sono appena rientrato. Ho una novità…
– Che è successo?
– Oggi mi hanno richiamato quelli di Google, per il lavoro.
– Non ho capito. Chi è che ti ha chiamato?
– Google. Google è la più importante azienda internet del mondo.
– Ah bene! E che ti hanno detto?
– Niente. Mi hanno detto che gli va bene il mio profilo e mi hanno chiesto l’autorizzazione ad aprire il processo di "recruiting", cioè di selezione. Insomma domani ho un colloquio telefonico.
– Telefonico? Mah, speriamo bene. Se è un’azienda importante! Com’è che si chiama? Guren?
– Google! GU-GOL.
– Gugol?
– Esatto.
– Forse papà la conosce! Mah, speriamo bene. Sono proprio contenta. Ma che ti hanno detto? Ti prendono?
– Ma no! Chissà quanto la tireranno per le lunghe. E poi mi frega l’inglese! Lo vogliono fluente.
– Vabbè, ma tu lo hai fatto il corso!
– Si vabbuò. Comunque si vedrà.
– E dove sarebbe questo lavoro?
– A Dublino.
….Silenzio.
– Mamma? Pronto, mamma?
– Sì. Che c’è?
– E che ne so. All’improvviso non ti sentivo più!
– Ah no… Sono qua.
…Silenzio.
– Ma che c’è?
– No, niente. Pensavo che lì fa freddo, piove…

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