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Caravaggiolo

Caravaggiolo

Ieri a teatro una serata dedicata alla cultura africana. Lo spettacolo è appena incominciato e c’è buio in platea. Un ritardatario si fa luce col display del cellulare, individua il posto libero accanto al mio e si avvicina, ma prima riconosce un ragazzo seduto nella fila davanti: gli illumina il viso col solito cellulare e poi gli dà uno schiaffo affettuoso sulla nuca: "Ehi, come va? Anche tu qui?". L’altro è un ragazzo africano che sgrana gli occhi non riconoscendo l’avventore: "Scusa, no conosco".

– "Ops, scusa ti avevo scambiato per un mio amico"

– "No capito"

Il ritardatario, poliglotta, traduce: "Dicevo: excuse me, I exchange you for an other person!"

L’altro, a maggior ragione, fa cenno di no con la testa e ribadisce: "Scusa no capito", ma la discussione finisce lì e il ritardatario si siede.

Io non ce la faccio a non ridere, così il mio nuovo vicino sente il dovere di scusarsi: "Questi neri al buio sono tutti uguali".

Gli idioti invece, chissà perché, si distinguono sempre benissimo.

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