Skip to content

Il mio rating

Il mio rating

Domani è sabato. Prova ad andare in un centro commerciale. Faticherai a trovare un parcheggio. Oppure consulta le statistiche dell’Auditel sui programmi televisivi più visti: ci troverai un feullieton melodrammatico mal riuscito e qualche reality senza contenuto. In libreria la morte di Oriana Fallaci ha rivitalizzato le casse della Rizzoli: il cofanetto delle invettive della comunista apostata sbanca dovunque.
La CEI in un congresso nazionale prende ufficialmente la parte dei TeoCon (quelli che qualcuno chiama atei devoti, e che a molti altri sembrano solo dei bacchettoni miscredenti); un pubblico di cattolici, devoti per davvero, invece fischia al cognome di Prodi e inneggia al nome di Silvio. La stampa italiana, prima fra tutte la Repubblica, fa di tutto per screditare l’opera difficile dell’attuale governo, manipolando ogni informazione (persino il declassamento delle Agenzie di rating è stato trattato in maniera acritica e superficiale sorvolando, ad esempio, sul fatto che Fitch ha usato parole di apprezzamento per la condotta del Governo e ha insistito sulla malaugurata eredità della situazione finanziaria dello Stato).
Allora mi chiedo: siamo sicuri che Prodi rappresenti la maggioranza degli italiani? Io credo di no. Mi dispiace ammetterlo, ma è così. Non possiamo vivere nell’illusione di vivere in un Paese migliore di quello che è in realtà.
Il mio stomaco si sta consumando, ma non posso negare di essere circondato da gente che compra mobili ogni giorno, dopo aver parcheggiato inutili SUV, che inneggia alle guerre di civiltà col supporto di intellettuali dalla penna più veloce del cervello, che è per il matrimonio tradizionale, quello con vestito bianco, banchetto e corna e tutti gli altri, invece, sono amori deboli. E a sinistra, a consolarmi, persone che considerano Berlusconi un pericolo scampato e che farebbero cadere volentieri anche questo governo. Mi rattrista il pensiero, ma non possiamo farci niente. L’A+ ci va larga, ammettiamolo. Meritiamo altri governi Berlusconi e nuovi declassamenti. Lo vogliamo, lo esigiamo. Siamo italiani, eroi fascisti riabilitati, santi evasori e navigatori satellitari. Siamo tutti coalizzati verso questo assurdo e surreale obiettivo: far cadere Prodi e compagni. Ma sì, facciamoci del male

23 Comments