Skip to content

Luci lontane

Luci lontane

C’era tanta gente che camminava verso il ponte. Era quasi mezzanotte, ma l’aria era mite, di un fresco quasi estivo.
Ragazzi, gruppetti di donne, bambini accorrevano dai due punti della strada per incontrarsi tutti sul ponte. Non passavano macchine, non c’erano baracchini o venditori. In sottofondo si udiva solo lo scroscio del fiume e le voci confuse dei discorsi di strada, qualche risata. Dopo un po’ si è sentito un rumore secco e forte che ha zittito tutti: due spermatozoi di luce paralleli si sono proiettati verso il cielo nero. Brillanti, hanno raggiunto il centro della notte per poi esplodere in mille frammenti di luce. Un altro scoppio e nel cielo si è disegnato un soffione di luce rossa, con petali cadenti. E poi ancora un anemone, una dalia arancione, una fontana d’oro. Quando i frammenti di luce tornavano al fiume mille altri ne partivano verso il cielo, accompagnati da sibili o fischi o botti isolati. Ricami caduchi, vivi giusto il tempo di uno stupore. Ma la vera bellezza l’ho scorta quando ho fatto scendere lo sguardo sulla folla a vedere tutti quei sorrisi ingenui, quella bontà primitiva. Questo si ripete ogni anno: sono i fuochi di Sant’ Isidoro.

One Comment