C’è la crisi e bisogna tagliare. Questo è il salmo responsoriale che accompagna ogni iniziativa di politica culturale e scientifica del nostro governo. Ma la Germania non sta attraversando la stessa crisi? No, perchè in questi giorni ho conosciuto Florian, un ragazzo tedesco che è venuto a Firenze per far vivere ai suoi 25 studenti un po’ di esperienze di “modi alterativi di vita”. Non risiedono in un albergo del centro, ma in un residence nel verde, costruito con criteri di bioarchitettura e circondato da orti biologici, una piscina minerale e un bosco. Non mangeranno in ristoranti a menu fisso, ma faranno la spesa nei mercati e cucineranno in maniera comunitaria.
A quel punto ti chiedi che materia insegni Florian nel suo Liceo pubblico: “Ecologia e sostenibilità”, un corso introdotto da pochi anni e richiestissimo. A 32 anni Florian, laureato in Musica e Lingue, è insegnante “stabile” di una materia nuova, dopo aver dimostrato di aver seguito dei corsi privati sul tema e di aver grande esperienza sulla materia. Che dite, avrà fatto la SIS e decine di inutili corsi di aggiornamento?
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