Skip to content

Lacrimosa

Mi accodavo alla macchina che vedevo più lenta, stamattina sul viale. E avrei voluto che i semafori fossero tutti rossi e incontrare lunghe file agli svincoli; avrei voluto aspettare un po’ di più davanti alla sbarra del parcheggio e trovare posto solo all’ultimo piano, per continuare ad ascoltare il “Lacrimosa” del Requiem di Mozart: un pianto trattenuto con ostinazione, lacrime calde che gonfiano e fremono, vanno avanti e indietro, per liberarsi con un sussulto solo all’ottava battuta: “Judicando homo reus“.

 

3 Comments