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L’incubo scampato

L’incubo scampato

Sono le tre e mezza di notte e il Presidente del Consiglio uscente, Silvio Berlusconi, ancora non ha rilasciato una dichiarazione sull’esito elettorale. Questo è il segno evidente della sua sconfitta, ancor più che la contestata  autoproclamazione di Prodi. Nei giorni precedenti ha invaso tutte le trasmissioni televisive, ha bombardato di telefonate e volantini le case degli italiani, ha polarizzato l’attenzione di tutti i giornali con le sue trovate propagandistiche, ha infuocato gli animi nelle sedi delle lobbies più potenti del Paese e istigato le piazze, gremite di telespettatori e nostalgici del duce, ma adesso, all’improvviso, è scomparso. Forse perchè un dato tra i tanti è certo: nonostante una legge elettorale capestro, Prodi è riuscito a strappargli il governo del Paese. Con una vittoria risicata, è vero, ma con una vittoria. Non sappiamo ancora nulla sul nome del prossimo presidente del Consiglio, ma di sicuro sappiamo che non sarà Berlusconi. Questo è il risultato.

Prodi, invece, ha cercato di continuare il dialogo con i cittadini e non solo con i suoi elettori: in ritardo rispetto al previsto è salito sul palco allestito in Piazza Santi Apostoli e ha chiesto scusa per il prolungarsi dell’attesa dello scrutinio (un compito che sarebbe stato dell’on. Pisanu); pochi minuti fa, invece è riapparso per ringraziare del voto e promettere il suo impegno per il governo del Paese.

I numeri per governare sono appena sufficienti. Ma un primo risultato è stato raggiunto. Peccato solo per tutti quegli elettori che hanno continuato a credere nel sogno di Forza Italia, arrestato, per fortuna, prima che diventasse un incubo.

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